Dall’anno prossimo il diesel potrebbe costare più della benzina. Da tempo si parla di un possibile aumento delle accise gasolio a partire da gennaio 2021,

che penalizzerebbe chi opera con macchine operatrici, il settore autotrazione e in particolar modo gli autotrasportatori.

Il prezzo dei carburanti in Italia è uno dei più alti d’Europa e rischia di alzarsi ulteriormente, con l’inizio del prossimo anno. Il diesel, sotto attacco già da tempo per questioni ambientali, ora può ricevere un ulteriore colpo. L’ipotesi di una parificazione (al rialzo) delle accise tra diesel e benzina, porterebbe ad un forte rialzo di quelle del gasolio.

È allo studio del Governo, infatti, una proposta sui tagli dei Sad (“Sussidi ambientalmente dannosi”) con l’obiettivo di incentivare l’abbandono dei combustibili fossili e abbracciare il green. Si tratta sostanzialmente di eliminare gradualmente l’attuale beneficio previsto, per poi usare le risorse liberate per incentivare azioni virtuose per l’ambiente in favore degli stessi settori e delle stesse imprese che ad oggi beneficiano dell’agevolazione.

Attualmente, questo vantaggio è pari a 11,1 centesimi al litro ed eliminandolo, le accise gasolio sarebbero di 72,84 centesimi al litro, uguali alla benzina. Con il risultato finale di un prezzo più alto del gasolio rispetto alla benzina, per via del maggior costo industriale. Sembra invece che le variazioni non incideranno sul “gasolio commerciale” usato dalle aziende di autotrasporto con veicoli di massa superiore a 7,5 tonnellate.

Il recupero accise per chi utilizza macchine operatrici, sia fisse che semoventi, è pari al 70% dell’aliquota accisa in vigore, attualmente circa 0,43 euro per ogni litro di gasolio consumato per la produzione di forza motrice. Per accedere a tale rimborso (rimborso accise gasolio 2021), è necessario installare un dispositivo non azzerabile, che conti i giri motore e le ore di funzionamento (il contatore fiscale Tempo Giri SA01 fornito da CP Accise). La pratica di rimborso accise gasolio si trasmette in via telematica all’Agenzia delle Dogane al termine di ogni trimestre e, una volta presentata, l’importo chiesto a rimborso sarà utilizzabile dopo soli 60 giorni.

Dunque, l’allineamento in questione potrebbe cominciare il 1° gennaio 2021 e terminare il 1° gennaio 2030. Pertanto, ci vorranno ben nove anni prima che il prezzo dell’accisa sul gasolio aumenti, passando a 728,4 € per 1000 litri. In totale, secondo le prime stime, il cambio di passo (che include un passaggio progressivo verso sussidi riservati solo a sistemi di alimentazione non inquinanti) porterà nelle casse dello Stato circa 5 miliardi di euro.

Il progetto governativo prevede che il rimborso delle accise per gli autotrasportatori dal 2021 al 2031 potrebbe aumentare e passare da 32,4 milioni a 648,7 milioni di euro. E solo nel 2031 l’agevolazione potrebbe essere eliminata.

In generale, l’aumento di gettito derivante dalla graduale eliminazione dei sussidi potrebbe essere destinato a finanziare gli interventi indicati nelle proposte in consultazione. Potrebbero servire inoltre a introdurre i crediti d’imposta per investimenti ambientalmente sostenibili negli specifici settori coinvolti.

CP Accise offre un servizio completo per il rimborso accise gasolio: da una prima valutazione della convenienza tecnico/economica dell’agevolazione per ciascuna macchina, alla gestione dei servizi tecnici, alla fornitura e installazione del contatore fiscale fino alla gestione amministrativa di tutte le pratiche per l’ottenimento del rimborso. Scopri se i tuoi veicoli hanno diritto al rimborso accise gasolio e come fare per richiederlo.

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